Un protocollo denso di proposte utili a ridurre i tempi di attesa in ambito sanitario.
Suggerimenti che i sindacati Cgil, Cisl e Uil, unitamente alle federazioni dei pensionati, medici e pubblico impiego, hanno racchiuso in cinque pagine e presentato ad Andria questa mattina da Luigi Marzano, responsabile del dipartimento Sanità Cgil Bat, Giuseppe Boccuzzi, segretario generale Cisl Bari e Bat, Carla Costantino segretaria generale CISL Foggia e BAT e Azzurra Schirosi, segretaria regionale della Uil Puglia.
L’obiettivo dell’intesa, la prima siglata in Puglia tra organizzazioni sindacali e la Asl BAT, è “fronteggiare la carenza di ore” che diverse branche mediche, come oculistica, medicina nucleare o radiologia, hanno registrato allungando i tempi di attesa di visite, esami e ricoveri.
Dal protocollo emerge che servirebbero oltre 76mila ore aggiuntive per garantire il fabbisogno di prestazioni.
“È un atto significativo che può rappresentate un punto di svolta per una serie di ragioni – hanno detto i segretari provinciali delle tre confederazioni sindacali e delle loro categorie intervenute – La prima: è il primo passo dopo l’accordo Regione-sindacati del 2 maggio 2023 con il quale ci siamo impegnati tutti a incidere sull’abbattimento dei tempi d’attesa. E va dato atto alla Direzione strategica della Asl BAT di essere stata la prima ad aver accolto, con un approccio costruttivo e collaborativo la nostra sollecitazione a dare sostanza all’accordo raggiunto in Regione il 2 maggio del2023, coerentemente con le indicazioni a riguardo a suo tempo condivise con il Presidente Emiliano. La seconda ragione di ottimismo deriva dal fatto che non si parte da zero, ma dalla volontà di migliorare i risultati già conseguiti nel 2023. Non un documento di lamenti e denunce, ma un atto di programmazione che parte dai fabbisogni di salute della popolazione assistita, dettagliala richiesta di risorse economiche e per quali scopi impiegarle. Il documento del 26 giugno può essere ritenuto un modello – concludono i segretari – e il nostro auspicio è che si proceda nel metodo e nel merito col confronto e la concertazione anche nel resto delle Asl a cominciare da quella di Bari”.
Il dato è stato ottenuto attraverso “l’analisi delle prestazioni in lista al 31 dicembre 2023 unitamente alle prenotazioni attese per l’anno 2024 quantificate sulla base degli accessi al Cup registrati nell’anno 2023″. Colmare il gap di ore è possibile con l’acquisto di prestazioni extratetto da parte delle strutture accreditate o la rideterminazione dei tetti di spesa, con un incremento delle ore di specialistica, con l’assegnazione di un budget da destinare alle prestazioni aggiuntive e assunzione di personale da formare adeguatamente”, si legge nel protocollo che ribadisce l’importanza di “strumenti aggiuntivi per il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva.
“Il piano presentato oggi –spiegano i segretari– è successivo a quello siglato con la Regione nel maggio dell’anno scorso “prevede anche delle ipotesi finanziarie pari a quattro milioni e mezzo da stanziare per arrivare all’optimum sulle visite e sugli esami diagnostici e una decina di milioni per i ricoveri. La responsabilità di trovare i fondi da stanziare per il piano non è nostra. Noi abbiamo rappresentato l’esigenza di tutelare il servizio pubblico e di dare risposte concrete ai cittadini auspicando che “altri protocolli possano essere firmati con le altre Asl pugliese“
E in conclusione dell’incontro l’appello alla Regione, che si riprenda con i tavoli di confronto e di concertazione quindi convocando i sindacati, ascoltandoci per poterci permettere di apportare un suggerimento, una soluzione che arrivi all’abbattimento di queste liste.
Il Documento pone l’attenzione, in sintesi su cinque richieste:
- Incremento di 57.633 prestazioni specialistiche di radiodiagnostica
- Incremento di 1.238 ore settimanali di specialistica ambulatoriale
- Acquisto di prestazioni aggiuntive in alternativa alle ore di specialistica ambulatoriale
- Incremento di interventi in elezione da 4.280 a 5.482
È il primo passo concreto verso una definizione concertata delle soluzioni per ridurre l’impatto delle liste d’attesa e affrontare l’emergenza dei ritardi nelle visite e nelle prestazioni diagnostiche. II 26 giugno scorso, Cgil, Cisl e Uil, congiuntamente alle loro federazioni dei pensionati, del pubblico impiego e della dirigenza medica, hanno siglato con i vertici dell’Azienda sanitaria della BAT il «Documento delle azioni necessarie per l’abbattimento dei tempi d’attesa nella BAT».
Il documento sarà inviato al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano per il sostegno e finanziamento delle azioni e degli interventi previsti. Dei contenuti del piano e dei passi successivi che i segretari delle tre organizzazioni sindacali più rappresentative della provincia BAT, che insieme alla ASL, hanno progettato, si parlerà in un incontro con i giornalisti in programma ad Andria, giovedì 18 luglio 2024, alle 10:00 nella sede andriese della Cgil, in via Guido Rossa 17.
Il Documento pone l’attenzione, in sintesi su cinque richieste:
- Incremento di 57.633 prestazioni specialistiche di radiodiagnostica
- Incremento di 1.238 ore settimanali di specialistica ambulatoriale
- Acquisto di prestazioni aggiuntive in alternativa alle ore di specialistica ambulatoriale
- Incremento di interventi in elezione da 4.280 a 5.482
- Garantire 1374 interventi aggiuntivi
«È un atto significativo che può rappresentate un punto di svolta per una serie di ragioni – dicono i segretari provinciali delle tre confederazioni sindacali e delle loro categorie intervenute – La prima: è il primo passo dopo l’accordo Regione-sindacati del 2 maggio 2023 con il quale ci siamo impegnati tutti a incidere sull’abbattimento dei tempi d’attesa. E va dato atto alla Direzione strategica della Asl BAT di essere stata la prima ad aver accolto, con un approccio costruttivo e collaborativo la nostra sollecitazione a dare sostanza all’accordo raggiunto in Regione il 2 maggio del2023, coerentemente con le indicazioni a riguardo a suo tempo condivise con il Presidente Emiliano. La seconda ragione di ottimismo deriva dal fatto che non si parte da zero, ma dalla volontà di migliorare i risultati già conseguiti nel 2023. Non un documento di lamenti e denunce, ma un atto di programmazione che parte dai fabbisogni di salute della popolazione assistita, dettagliala richiesta di risorse economiche e per quali scopi impiegarle. Il documento del 26 giugno può essere ritenuto un modello – concludono i segretari – e il nostro auspicio è che si proceda nel metodo e nel merito col confronto e la concertazione anche nel resto delle Asl a cominciare da quella di Bari».
Giuseppe Boccuzzi, Enzo lezzi, Domenico Centola e Francesco Capodiferro Segretari generali delle categorie Cisl Bari-BAT, Pensionati, Medici e Funzione Pubblica scrivono ancora una volta al Direttore Generale della ASL Bari Luigi Fruscio, Al Presidente della Regione Puglia e Assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia Michele Emiliano e al Direttore del Dipartimento delle Politiche della Salute della Regione Puglia Vito Montanaro per annunciare lo stato di agitazione e comunicano che, in assenza di un imminente riscontro alle rivendicazioni poste, avvieranno nelle prossime settimane tutte le più opportune azioni di protesta e mobilitazione sociale, a partire dall’organizzazione di una giornata di “sit in” innanzi la Direzione Generale dell’ASL in Bari per denunciare all’opinione pubblica tale grave situazione che si trascina colpevolmente nel disinteresse più generale.
La CISL Bari-BAT e i pensionati della FNP CISL Bari annunciano i sit-in di protesta per il giorno 17 giugno dalle ore 9:00 alle ore 12:00 nei pressi delle sedi dei Cup in 30 Comuni del territorio per portare all’attenzione dell’opinione pubblica una situazione dilagante di disagio che quotidianamente molti cittadini subiscono nell’accesso alle cure sanitarie sia per le liste di attesa, che determinano tempi lunghissimi di prenotazione di visite ed esami diagnostici, sia per i casi, fuorilegge, di comunicazione di agende di prenotazione sospese o chiuse.
A Bari saremo in Piazza Giulio Cesare, davanti all’ingresso del Policlinico, dove alle ore 9:45 ci sarà una conferenza stampa con i Segretari generali della CISL Bari BAT Giuseppe Boccuzzi e Enzo Lezzi dei Pensionati CISL Bari, E ANCORA in Via G. Petroni, 47, nel quartiere San Paolo in via Cacudi, 31 e in Strada Caposcardicchio nei pressi dell’Ospedale San Paolo.
“Quella avviata dai Pensionati della CISL e dalla CISL Bari BAT – spiegano Giuseppe Boccuzzi e Vincenzo lezzi Segretari generali della CISL Bari e FNP CISL Bari – è una battaglia per la difesa del diritto alla e alle cure quando lo stesso viene negato dalle strutture sanitarie pubbliche. L’importanza della conoscenza delle normative che possono essere reclamate nel caso di liste di attesa infinite, trasmessa tramite i nostri dirigenti sindacali a tutta la base associativa e loro contatti nell’ottica di un sindacato che impegna la sua azione politica per la persona per il lavoro, rafforzerebbe la spinta per questa grande battaglia sindacale di riconquista di un fondamentale diritto costituzionale oggi fortemente ridimensionato nei nostri territori. “
Dallo scorso mese di dicembre la CISL Bari BAT insieme ai pensionati della FNP CISL Bari BAT, ha avviato una campagna di mobilitazione e informazione sul territorio delle due province attraverso l’organizzazione di assemblee comunali per aiutare i cittadini a prendere consapevolezza dei propri diritti a superare le grandi difficoltà e i conseguenti disagi per le richieste di prestazioni sanitarie nelle strutture pubbliche. Prestazioni molto spesso non garantite nei tempi congrui che costringono migliaia di cittadini a sobbarcarsi il costo delle prestazioni privatamente o peggio a rinunciare alle stesse cure per problemi economici. Quanto fatto fino ad oggi, con nuovi numeri di denuncia saranno esposti lunedì 17 giugno alle ore 9:30 davanti al Policlinico di bari, dove nell’occasione ci sarà il collegamento di tutti i territori coinvolti nell’iniziativa.
In applicazione di una norma dello Stato, il D. Lgs. 124/1998, che tanti cittadini non conoscono, nel caso in cui la prestazione sanitaria richiesta non venga prenotata nei tempi indicati nell’impegnativa dal medico curante, si può chiedere all’ASL la possibilità di svolgere per tempo detta prestazione in “intramoenia”, a spese della stessa Asl, pagando il cittadino solo il ticket (se dovuto).
Un risultato questo che i cittadini stanno promuovendo tra amici, familiari e conoscenti per fare conoscere la propria positiva esperienza. Ad oggi dallo scorso mese di dicembre, l’esito dell’iniziativa è più che soddisfacente.
I post informativi e di denuncia pubblicati sui social per condividere i contenuti dell’attività e i risultati, ha avuto oltre 500.000 visualizzazioni 10.002 interazioni (si tratta di persone che visualizzando il post hanno scaricato il vademecum pubblicato sul sito www.cislbari.it ) e oltre 1300 sono i cittadini che grazie a questa attività sono riusciti che ad ottenere una prestazione sanitaria necessaria nei tempi utili e stabiliti, e che grazie all’intervento della CISL e della FNP hanno ricevuto la prestazione in poco tempo accedendo alle cure senza pregiudizio per la propria salute. Il video tutorial su cosa fare qualora le prestazioni prescritte dal medico, vengano fissate oltre i termini stabiliti dalla legge, ha registrato oltre 2000 visualizzazioni.
Nel corso della mattinata saranno forniti altri dati sull’attività in essere.
Continueremo in questa battaglia di civiltà fino a quando le Direzioni Strategiche delle ASL, e la stessa Regione Puglia con il suo Presidente ed Assessore alla Sanità Michele Emiliano, si dimostrino disponibili, senza reticenza, nel caso in cui la prestazione sanitaria richiesta non venga prenotata nei tempi indicati nell’impegnativa dal Medico curante, a prendere in considerazione la possibilità (come sta accadendo in altre parti del Paese) che la stessa sia svolta per tempo in “intramoenia” o presso strutture provate accreditate, a spese dell’Asl, pagando il cittadino solo il ticket (se dovuto) o in alternativa riconoscerli il rimborso se la predetta prestazione sarà dal cittadino effettuata privatamente.
LISTE D’ATTESA INFINITE. CRAC DELLA SANITÀ PUBBLICA
Visite, analisi, ricoveri: cosa sapere e come agire per il rispetto dei propri diritti
Lunedì 27 maggio ore 9:30 Hotel Majesty – via G. Gentile,97/B BARI
𝐕𝐢𝐬𝐢𝐭𝐞, 𝐚𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐢, 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐯𝐞𝐫𝐢, 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐝’𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐢𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐞. Sempre più persone devono rivolgersi alla sanità privata. E chi non può permetterselo? Rinuncia alle cure. Ci sono tempi massimi entro cui le prestazioni devono essere svolte. La battaglia della Cisl Bari- BAT e dei pensionati è partita lo scorso mese di dicembre, grazie all’attivazione di numeri telefonici a cui denunciare queste gravi carenze, per poi ricevere supporto dalla stessa CISL alla soluzione del problema.
Dallo scorso mese di dicembre la CISL Bari BAT insieme ai pensionati della FNP CISL Bari BAT, ha avviato una campagna di mobilitazione e informazione sul territorio delle due province attraverso l’organizzazione di assemblee comunali per aiutare i cittadini a prendere consapevolezza dei propri diritti a superare le grandi difficoltà e i conseguenti disagi per le richieste di prestazioni sanitarie nelle strutture pubbliche.
Prestazioni molto spesso non garantite nei tempi congrui che costringono migliaia di cittadini a sobbarcarsi il costo delle prestazioni privatamente o peggio a rinunciare alle stesse cure per problemi economici. Considerato quanto accade riguardo alle infinite liste di attesa è del tutto evidente che si mente, sapendo di mentire, o ancor peggio non si ha la percezione della realtà, in entrambi i casi sfuggono alle loro responsabilità e con loro sfuggono, colpevolmente, i loro dante causa, per non parlare delle Istituzioni locali a partire da quei Sindaci che distratti si dimostrano insensibili rispetto ai diritti che vengono negati ai propri concittadini.
Della campagna di informazione e di quanto fatto fino ad oggi, si parlerà lunedì 27 maggio ore 9:30 Hotel Majesty – via G. Gentile,97/B BARI nel corso dell’Assemblea Territoriale Intercategoriale che vede coinvolti i consigli generali delle federazioni e tutte le strutture degli unioni sindacali comunali e municipali per comunicare non solo le posizioni e le azioni messe in campo dalla CISL per risolvere questo grave problema, ma soprattutto per illustrare le modalità di esercizio. Intervengono segretari generali di CISL Bari BAT Giuseppe Boccuzzi, FNP CISL Bari BAT Vincenzo Lezzi e il Segretario generale CISL Puglia Antonio Castellucci.
continua…